VERIFICA PAG.334 SOCIOLOGIA
ESERCIZIO 1:
a)il funzionalismo approdò a una concezione ottimistica della società -> VERO
b)secondo Parsons, quello del medico è un ruolo orientato in vista della collettività -> FALSO
c)nelle loro opere, Lynd e Mills esaltano la società statunitense come esempio di democrazia e di uguaglianza -> FALSO
c)nelle loro opere, Lynd e Mills esaltano la società statunitense come esempio di democrazia e di uguaglianza -> FALSO
d) gli studiosi della scuola di Francoforte hanno un orientamento interdisciplinare -> VERO
e)Durkheim è il principale ispiratore delle cosiddette "sociologie comprendenti" -> FALSO
f)il cosiddetto "approccio drammaturgico" è stato elaborato da Goffman -> VERO
ESERCIZIO 2:
a)la funzione che Parsons chiama Latent Pattern Maintenance spetta, secondo il modello AGIl: ALLE ISTITUZIONI ECONOMICHE
b)tra i seguenti autori, appartiene all'orientamento delle teorie del conflitto -> CHARLES WRIGHT MILLS
c)secondo gli autori della scuola di Francoforte, nella società industriale avanzata, ANCHE NEGLI SPAZI DEL TEMPO LIBERO L'INDIVIDUO E' ASSERVITO AL SISTEMA PRODUTTIVO
ESERCIZIO 3:
a)postulato, criticato da Merton, secondo il quale ogni imperativo funzionale corrisponde a una precisa istituzione sociale in grado di rispondervi: POSTULATO DELL'INDISPENSABILITÀ' FUNZIONALE
b)nel linguaggio di Althusser, strumenti di cui il potere si serve pere rafforzare e conservare le ideologie funzionali ai rapporti di dominio esistenti: APPARATI IDEOLOGICI DI STATO
c)corrente di pensiero sociologico inaugurata da Herbet Blumer: L'INTERAZIONISMO SIMBOLICO
ESERCIZIO 4:
a)QUAL E' LA DIFFERENZA TRA APPROCCIO MACROSOCIOLOGICO E APPROCCIO MICROSOCIOLOGICO?
Le teorie del conflitto condividono l'approccio macrosociologico, ovvero la tendenza a privilegiare come oggetto della loro indagine le grandi configurazioni sociali: sistemi di stratificazione, classi. intere società, nella convinzione che lo studio di tali realtà sia fondante rispetto all'analisi microsociologica, cioè allo studio dei comportamenti e dalle relazioni nei contesti sociali quotidiani.
Le teorie del conflitto condividono l'approccio macrosociologico, ovvero la tendenza a privilegiare come oggetto della loro indagine le grandi configurazioni sociali: sistemi di stratificazione, classi. intere società, nella convinzione che lo studio di tali realtà sia fondante rispetto all'analisi microsociologica, cioè allo studio dei comportamenti e dalle relazioni nei contesti sociali quotidiani.
b)IN CHE COSA CONSISTE IL RUOLO DELLE VARIABILI STRUTTURALI NEL PENSIERO DI PARSONS?
All'interno di ciascuna famiglia si svolgono interazioni tra i soggetti, i quali prendono parte non come singoli, bensì come rappresentanti di una determinata situazione, da cui derivano prerogative e compiti che Parsons chiama "ruoli". I ruoli sono classificabili i riferimento a determinati parametri, che Persons definisce "variabili strutturali", descrivibili nella forma di coppie di condizioni tra loro alternative, Parsons ne individua cinque:
-affetività/neutralità affettiva: il soggetto può agire sulla base dei sentimenti ed emozioni o da qualsiasi altro riferimento affettivo;
-realizzazione/attribuzione: le persone possono essere valutate in base ai risultati ottenuti con il loro impegno o per qualità indipendenti dalle loro prestazioni e dalle loro volontà;
-universalità/particolarismo: la condotta di un individuo può essere ispirata ai criteri universalistici o particolaristici;
-specificità/diffusione: esistono ruoli che coinvolgono tutti gli aspetti delle personalità individuali che vi sono implicate, altri invece che riguardano solo tratti speicifici;
-orientamento in vista dell'ego/orientamento in vista della collettività: in genere ci si aspetta che certi ruoli rispondano a interessi privati, altri invece all'interesse della collettività.
All'interno di ciascuna famiglia si svolgono interazioni tra i soggetti, i quali prendono parte non come singoli, bensì come rappresentanti di una determinata situazione, da cui derivano prerogative e compiti che Parsons chiama "ruoli". I ruoli sono classificabili i riferimento a determinati parametri, che Persons definisce "variabili strutturali", descrivibili nella forma di coppie di condizioni tra loro alternative, Parsons ne individua cinque:
-affetività/neutralità affettiva: il soggetto può agire sulla base dei sentimenti ed emozioni o da qualsiasi altro riferimento affettivo;
-realizzazione/attribuzione: le persone possono essere valutate in base ai risultati ottenuti con il loro impegno o per qualità indipendenti dalle loro prestazioni e dalle loro volontà;
-universalità/particolarismo: la condotta di un individuo può essere ispirata ai criteri universalistici o particolaristici;
-specificità/diffusione: esistono ruoli che coinvolgono tutti gli aspetti delle personalità individuali che vi sono implicate, altri invece che riguardano solo tratti speicifici;
-orientamento in vista dell'ego/orientamento in vista della collettività: in genere ci si aspetta che certi ruoli rispondano a interessi privati, altri invece all'interesse della collettività.
ESERCIZIO 5:
Il sociologo Merton critica il modello funzionalista, secondo il quale, un sociologo deve costruire delle "teorie a medio raggio", cioè capaci di porsi in posizione intermedia tra la descrizione dei dati empirici raccolti e la generalizzazione troppo astratta, incapace quindi di spiegare i contesti sociali osservati. Secondo Merton occorre rivedere l'impostazione funzionalista mettendo in discussione 3 postulati fondamentali:
-il "postulato dell'unità fondamentale", secondo il quale tutti gli elementi di un dato assetto sociale cooperano alla sopravvivenza dello stesso;
-il "postulato del funzionalismo universale", secondo il quale l'esistenza di una determinata realtà o pratica consolidata è di per se sufficiente a ipotizzarne una funzione e utilità sociale;
-il "postulato dell'indispensabilità funzionale", in base della quale esisterebbero una sorta di "corrispondenza biunivoca" tra gli imperativi funzionali del sistema e le istituzioni che a essa corrispondono.
Il sociologo Merton critica il modello funzionalista, secondo il quale, un sociologo deve costruire delle "teorie a medio raggio", cioè capaci di porsi in posizione intermedia tra la descrizione dei dati empirici raccolti e la generalizzazione troppo astratta, incapace quindi di spiegare i contesti sociali osservati. Secondo Merton occorre rivedere l'impostazione funzionalista mettendo in discussione 3 postulati fondamentali:
-il "postulato dell'unità fondamentale", secondo il quale tutti gli elementi di un dato assetto sociale cooperano alla sopravvivenza dello stesso;
-il "postulato del funzionalismo universale", secondo il quale l'esistenza di una determinata realtà o pratica consolidata è di per se sufficiente a ipotizzarne una funzione e utilità sociale;
-il "postulato dell'indispensabilità funzionale", in base della quale esisterebbero una sorta di "corrispondenza biunivoca" tra gli imperativi funzionali del sistema e le istituzioni che a essa corrispondono.
ESERCIZIO 6:
Le sociologie comprendenti sono prospettive sociologiche che condizionano l'impostazione weberiana che vede l'azione sociale come oggetto proprio dell'indagine sociologica, e tendono a indirizzare le loro analisi verso fenomeni sociali di grandezza ridotta, come le interazioni quotidiane tra gli individui. Per la loro attenzione alle interazioni tra gli individui e alla soggettività umana, e sociologie comprendenti rappresentano il paradigma che abbiamo definito "dell'azione" e costituiscono un fertile terreno di incontro fra la sociologia e altre scienze umane, come l'antropologia.
L'interazionismo simbolico ha alla base due assunti principali, ovvero che l'uomo si comporta in base ai significati che le cose hanno per esso e che questi significati variano in base al processo di interpretazione. L'interazionismo in questo senso sottolinea il carattere simbolico che ha la società.
L'approccio drammaturgico di Goffman invece, paragona la società ad una produzione teatrale in cui ci sono degli attori che recitano le parti e ci sono anche i retroscena in cui gli attori hanno il loro spazio privato che mettono in atto un comportamento che molto spesso è in contraddizione con quello che recitano. Infine c'è la prospettiva fenomenologica che ha come oggetto la sfera della vita quotidiana, in particolare individua delle "tipizzazioni", le quali sono della routine che variano in base al contesto sociale in cui si trovano.
Queste teorie sociologiche si può dire che sono derivate da uno dei padri fondatori della sociologia: Max Weber. Queste teorie sociologiche condividono come Weber l'azione sociale come oggetto proprio dell'indagine sociologica e tendono ad analizzare verso delle micro realtà sociali, cioè verso fenomeni di grandezza ridotta come le interazioni o le vicende quotidiane
L'interazionismo simbolico ha alla base due assunti principali, ovvero che l'uomo si comporta in base ai significati che le cose hanno per esso e che questi significati variano in base al processo di interpretazione. L'interazionismo in questo senso sottolinea il carattere simbolico che ha la società.
L'approccio drammaturgico di Goffman invece, paragona la società ad una produzione teatrale in cui ci sono degli attori che recitano le parti e ci sono anche i retroscena in cui gli attori hanno il loro spazio privato che mettono in atto un comportamento che molto spesso è in contraddizione con quello che recitano. Infine c'è la prospettiva fenomenologica che ha come oggetto la sfera della vita quotidiana, in particolare individua delle "tipizzazioni", le quali sono della routine che variano in base al contesto sociale in cui si trovano.
Queste teorie sociologiche si può dire che sono derivate da uno dei padri fondatori della sociologia: Max Weber. Queste teorie sociologiche condividono come Weber l'azione sociale come oggetto proprio dell'indagine sociologica e tendono ad analizzare verso delle micro realtà sociali, cioè verso fenomeni di grandezza ridotta come le interazioni o le vicende quotidiane
Gut... Altro...
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